Questo è quello che ho trovato scritto in quel vecchio quadernetto ingiallito.
Cosa potrei aggiungere per chiarire certi aspetti che potrebbero suscitare la curiosità o lo sdegno di qualche lettore odierno? Assolutamente nulla. Erano già molti anni che non ricordavo più la maggior parte dei particolari annotati su quel diario. Li ho ora riscoperti rileggendoli (e di taluni mi sono perfino stupito), ma certamente non saprei dirne nulla di più.
Qual è stato l’epilogo di questa storia? Quel ragazzo è riuscito a recuperare il suo ritardo iniziale ed i due mesi di studio persi, ed ha concluso la IV Classe superando gli esami con dei voti lusinghieri. La sua media finale è stata tuttavia significativamente depressa dal voto di “attitudine professionale” che, essendo espressione dell’insindacabile giudizio del Comando dell’Accademia, è risultato del tutto coerente con il pensiero espresso dal Direttore dei Corsi Allievi (il cosiddetto K3) dopo il giuramento.
All'uscita dell'Accademia, il giovane Ufficiale non è stato incluso nell’equipaggio del Corsaro II, come si attendeva, ma ha per contro partecipato, poco dopo, alle prime prove in mare, alla prima crociera (invernale) ed alla prima regata (vittoriosa) della più nuova Stella Polare.
Successivamente, pur avendo avviato la propria carriera con un visibilissimo svantaggio iniziale (cioè collocato nella parte più bassa della classifica), ed avendo conseguentemente dovuto percorrerla tutta “in salita” ed in situazioni occasionalmente burrascose, egli l’ha conclusa nel migliore dei modi, conseguendo l'ambita promozione ad ammiraglio. Non si è mai pentito delle scelte operate. Ha sempre potuto rimanere leale e trasparente, e non ha mai dovuto forzare la propria indole, né tradire i propri principi.
Ha lasciato il servizio attivo con lieve anticipo per poter dedicare qualche anno anche all’altra grande passione della sua vita, quella di scrittore. Ma egli conserva comunque la massima fierezza per l’intera sua esperienza professionale ed umana nella Marina Militare, forza armata nella quale ha avuto il privilegio di prestare la propria opera per tanti decenni, avendo altresì il piacere di incontrarvi una stragrande maggioranza di persone degnissime, quanto a preparazione, capacità, perspicacia, dirittura, dedizione e spirito di sacrificio.
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