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Il prozio del nostro Alberto:



Giovan Battista Crema

Pittore di Marina

Mostra ospitata presso il Circolo "Caio Duilio" di Roma
(4-10 giugno 2004)
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Presentazione del Capo di Stato Maggiore della Marina

E' con grande piacere e vivo interesse che la Marina Militare Italiana ospita nelle sale del Circolo "Caio Duilio" di Roma, la mostra "G B. Crema Pittore di Marina".
Con questa mostra la Marina Italiana ritrova, dopo tanti anni di oblio, il suo rapporto con il celebre artista Giovan Battista Crema, il quale con le sue opere ha celebrato uomini e navi impegnati nel secondo conflitto mondiale. La dovizia della sua produzione artistica, in particolare per quanto riguarda i soggetti peculiari di interesse navale, riquadra quel periodo storico dando di quei tragici eventi una rappresentazione fedele e ne coglie gli aspetti umani colorandoli di un sentimento profondo a tratti velato di nostalgia.
L'artista, infatti, non è mai estraneo al mondo che raffigura, del quale egli stesso è partecipe, come ufficiale imbarcato nel periodo più drammatico delle operazioni belliche. La sua attività di documentarista di guerra era stata già esposta nel 1942, a guerra ancora in corso, in seguito all'invito della Marina a partecipare con alcuni suoi lavori alla Biennale Internazionale d'Arte di Venezia che si sarebbe svolta nella città lagunare nel mese di giugno e dove la Marina Militare era presente con un suo padiglione riservato. Nel 1943, nel congedare il pittore esprimeva "... il vivo ringraziamento della Marina per l'entusiasmo e l'amore da Voi posti nell'illustrare con la Vostra arte, nei vari aspetti, la quotidiana vita di guerra dei nostri marinai."
Questa iniziativa, che ancora una volta conferma l'attenzione da sempre dimostrata dalla nostra arma per le forme dell'arte, e anche l'occasione per conoscere o per ricordare una realtà storica e tecnologica non così antica, ma ormai lontana dal mondo attuale.

Ammiraglio di Squadra Sergio Biraghi


Prefazione dei nipoti dell'artista

In occasione del 40° anniversario della morte di nostro nonno, il pittore Giovan Battista Crema, ci è stata offerta la possibilità da parte del Circolo della Marina Militare, di allestire una mostra negli eleganti locali di rappresentanza della sede «Caio Duilio» di Roma, a ricordo dell' attività di documentarista di guerra che Egli svolse per la Marina Militare durante il secondo conflitto mondiale. Questa mostra si propone di illustrare un aspetto particolare della vasta e multiforme produzione dell'artista GB Crema: la documentazione pittorica di episodi e momenti di vita al fronte nei due conflitti mondiali, con maggior attenzione proprio al fronte di mare nella seconda guerra mondiale, quando nostro nonno, già sessantenne e invalido della prima guerra, fu richiamato in servizio dal Ministero della Marina, insieme con altri artisti, e imbarcato sulla Real Nave Giulio Cesare, al fine di documentare immagini della vita militare in tempo di guerra. L'opportunità dataci di far conoscere più approfonditamente questa parte della produzione artistica di nostro nonno, che a noi sembra non solo documento visivo di un momento bellico, ma anche e soprattutto immagine dell'uomo, e perciò sempre fruibile, ci è particolarmente gradita.
L'entusiasmo, la piena disponibilità dimostrataci, l'attenzione, la cura e la sensibilità prestate nell'allestimento di questa mostra, ci hanno colpito e commosso. Il nostro ringraziamento profondamente sentito va, pertanto, a tutti coloro che ci hanno sostenuto e stimolato in questa iniziativa, in particolare al Capo di Stato Maggiore, Ammiraglio Sergio Biraghi, all'Ammiraglio Antonio Sotgiu, Presidente del Circolo, squisito 'padrone di casa', al Comandante Paolo Bembo, per la competenza e i preziosi consigli tecnici nella scelta dei quadri da esporre, ai nostri cugini Severina e Alberto Ascenzi. primi artefici di questa iniziativa, che ci dà la possibilità di esprimere compiutamente il grandissimo affetto che da sempre ci lega a nostro nonno.

Gianni, Annalisa e Silvia

ALCUNI DEI QUADRI IN MOSTRA

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Note biografiche

Giovan Battista Crema nasce a Ferrara il 13 aprile 1883, da antica famiglia, da sempre dedita agli studi legali.
Manifesta precocemente inclinazioni artistiche e comincia i primi studi sotto la guida di Angelo Longanesi.
A 16 anni si trasferisce a Napoli, per perfezionarsi e completare la sua formazione con l'ausilio di Domenico Morelli e Michele Cammarano. Conclude il suo percorso formativo a Bologna, presso la locale Accademia, nel 1901, seguito ed incoraggiato da Domenico Ferri.

Nel 1903 si stabilisce a Roma dove si inserisce velocemente nell'ambiente artistico più giovane, raggruppato attorno a Giacomo Balla.
Partecipa alle principali esposizioni sia nella capitale che in altre città italiane, riscuotendo grande successo di critica e di pubblico con il suo primo grande trittico ''L'Istoria dei Cechi dolorosa". E' presente alle Quadriennali di Torino e Milano, alla Biennale di Napoli, alle esposizioni internazionali di Buenos Aires e Barcellona (1910-1911).

Per la Grande Esposizione Mondiale allestita a Roma nel 1911, in occasione del cinquantenario dell'Unità d'Italia, presenta alcune opere che appaiono anche in copertina della rivista Roma edita per l'occasione.
Già nel 1907 aveva tenuto una sua personale presso l'associazione Amatori e Cultori B.A. in Roma. Nel 1913, illustra il volume a tiratura limitata "Leggende Romane" dello scrittore Luigi Callari, con cui collaborerà ancora in seguito.
Nel 1914 l'Associazione Amatori e Cultori B.A. lo incarica dell'organizzazione della "Sala dei Giovani Romani", nel 1925 cura la "Sezione degli Artisti Emiliani e Romagnoli in Roma, poi integralmente trasferita alla mostra di Fiume, in Istria.

Durante il I' conflitto mondiale è richiamato al fronte, sul Carso. Le azioni di guerra lo impressionano fortemente, dando origine ai primi quadri di soggetto bellico. Congedato nel 1919 per invalidità dovuta alle ferite riportate al fronte, riprende la sua attività di pittore, organizzatore e pubblicista, continuando a partecipare alle principali mostre d'arte.

Durante il 2° conflitto mondiale viene richiamato di nuovo al fronte, questa volta con il preciso compito di documentare la vita a bordo delle unità navali e le azioni di guerra della nostra Marina Militare.
Nel 1942 alla biennale di Venezia vengono esposti i primi lavori nati da questa esperienza.

Nel 1950 è insignito del titolo di virtuoso dell'Accademia di San Luca, ed è fra gli organizzatori della Mostra di Arte Sacra, prevista in occasione le Giubileo di quell'anno. Egli stesso vi espone alcuni lavori fra cui spicca una splendida "Deposizione".
Dopo quest'ultimo impegno, non partecipa praticamente più a manifestazioni pubbliche, da cui già si è progressivamente allontanato fin dagli anni subito precedenti la seconda guerra mondiale. Nel 1953 viene dedicata a suo nome una sala nella Pinacoteca Civica di Ferrara, ma problemi familiari gli impediscono di godere in pieno questa soddisfazione e presenziare alla manifestazione. L'ultima mostra lui vivente si svolge a Livorno, nel 1961.
Muore a Roma il 17 dicembre 1964.
Seguono due mostre postume, a Roma nel 1981 e a Bondeno nel 1993. Sue opere si trovano nei principali musei e gallerie italiane ed estere.


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