PRO SENATO

lettera del 1997 al quotidiano

pubblicata con il titolo
BICAMERALE - Difendo il Senato.

Fra le prime voci che hanno accompagnato il «varo» della terza Bicamerale, è tornato prepotentemente alla ribalta il progetto di differenziare il ruolo delle due Camere. Si tratta, di una prospettiva già da tempo ventilata, basata su motivazioni ampiamente condivisibili, ma purtroppo sempre avvelenata da una certa preconcetta inclinazione verso il declassamento del ruolo del Senato a vantaggio dell'altro ramo del Parlamento. Questa spiacevole tendenza, verosimilmente ispirata da predilezioni «sanculotte», risulta ora scavalcata da una eventualità ancor più radicale: quella della soppressione della stessa denominazione di «Senato», denominazione istituita nello VIII secolo a.C., sul nostro Palatino, dallo stesso fondatore di Roma (Liv. I, 8).
Parrebbe superfluo ricordare le benemerenze di quell'assemblea, definita un «consesso di re», che fu l'artefice della diffusione della civiltà di Roma su tutte le sponde del mondo allora conosciuto. Tutti i maggiori Stati, nei più recenti due millenni, hanno voluto avvalersi del prestigio di quel nome, dotandosi di un proprio «Senato». Saremo proprio noi, che abbiamo il privilegio di ospitare le istituzioni della Repubblica nel cuore della Città Eterna, a rinunciare a quel prestigio?
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