XXX Anniversario    
delle Corvette
classe AQUILA


da un articolo di Tullio Marcon del 1984

Specie in questi ultimi tempi [anni '80, n.d.r.] che vedono la Marina impegnata nell'alacre rinnovo della propria linea, le pagine del Notiziario - e non solo quelle - hanno riportato con dovizia di particolari, la cronaca dei vari e delle consegne della bandiera di combattimento alle nuove unità.
Ma ai cultori del folklore navale - e non solo ad essi - dovrà darsi anche notizia di un diverso episodio che, se non unico, è certamente rarissimo nelle cronache più recenti della Marina, intendendo per recenti quelle risalenti nel tempo per almeno mezzo secolo.
L'avvenimento ... è consistito nel ricevimento dato dalla 2^ Squadriglia Corvette in onore del XXX Anniversario delle Unità Classe "AQUILA"; e poiché delle quattro, la prima ad essere varata era stata l'ALBATROS, il 18.7.1954 (seguita da AQUILA, ALCIONE ed AIRONE, tutte entro il 1954), è stato giusto scegliere per il festeggiamento proprio il 18 luglio, facendolo ad Augusta, che è tornata ad essere la base di tre delle quattro unità.

* * *

E adesso … una breve cronaca dei festeggiamenti, svoltisi in presenza delle sole AQUILA ed ALCIONE, essendo l'AIRONE a Taranto per fine lavori.
Le due unità, reduci dalla crociera estiva, si sono affiancate per l'occasione ai lati del pontile Sauro e subito la gente s'è prodigata per tirarle a lucido; tra i due casseri sono stati poi stese le classiche tende "dello sceicco", grazie ai quali il pontile s'è trasformato in un vasto ed accogliente salotto.
E qui, la sera del 18 luglio, hanno atteso gli invitati i promotori della festa: C.F. Domenico Carro, Comandante la 2^ Squadriglia Corvette, C.C. Rinaldo Cherubino Veri, Comandante dell'AQUILA, C.C. Cesare Ciocca, Comandante dell'AIRONE e T.V. Stefano Mastrodicasa, Comandante dell'ALCIONE. Tra i numerosi ospiti - di cui il gentil sesso era magna pars - piace qui menzionare l'Amm. (r) Romano, già Comandante di Marina-Augusta e della Scuola Comando, il C.V. Maffei Comandante di Marina-Augusta, il C.V. Compiani Comandante la Flottiglia Corvette, il C.F. Pianegiani Comandante di Grupsom 2; ed ancora, i Comandanti delle unità presenti (anch'esse appartenenti alla IV Divisione al pari delle festeggiate) C.F. Scapuzzí (Nave Fasan), C.F. Pístelli (Nave Margottini), C.F. Nigro (Nave Todaro) e C.F. Manco (Nave Visintini); e poi, tutti i Capi Servizio della base, gli Stati Maggiori ed una rappresentanza degli equipaggi di Navi AQUILA ed ALCIONE, oltre ad una qualificata rappresentanza di Nave AIRONE. Scorrendo l'elenco degli invitati, spiccano nomi prestigiosi di autorità e personalità militari e civili che non hanno purtroppo potuto, per inderogabili impegni di lavoro, raggiungere la remota sede della festa, ma che hanno comunque voluto manifestare la propria partecipazione alla celebrazione con l'invio di calorosi messaggi augurali.
Gli ospiti effettivamente intervenuti provenivano quindi per la maggior parte dall'area siciliana. Ciò tuttavia non significa che la 2^ Squadriglia avesse ripiegato su di un programma "casalingo", e l'andamento della serata ne ha dato piena conferma, mettendo in evidenza la cura, la signorilità e l'estro di cui gli organizzatori non hanno invero difettato. Cose tutte rilevabili da quanto qui di seguito verrà ricordato: dalla consegna agli ospiti d'uno splendido medaglione coniato per l'occasione, al taglio della torta con candeline simbolicamente eseguito con la sciabola del Capo Squadriglia; dal nuovo cocktail "Aquila marina", creato dai sommeliers di Nave AQUILA, ai vini appositamente etichettati per il trentennale; dal buffet di Nave ALCIONE (di cui tuttora non si sa se lodare di più il gusto delle vivande o il modo con cui erano ammannite), ai fuochi d'artificio sparati in mare come si conviene; dallo spumante (che una mano previggente ha anche lanciato per augurio sulle fiancate delle due navi), all'orchestrina di Nave AIRONE impegnata fino a tarda ora, in un luogo che usualmente ascolta solo lo sciacquio della risacca o il ronfare dei motori.
Nella luce dei proiettori che le illuminavano dal basso, quelle due prore a cutter senza un graffio od una bugna, svettavano come se invece dei trent'anni, stessero per festeggiare il varo.
Un augurio, qui, è d'obbligo per le "corvettine", ma il dubbio permane: o formulare voti per il meritato riposo del disarmo, o auspicare che esse vadano caracollando sulle onde - tale è infatti il loro modo di navigare - verso il traguardo degli anni '90.
Sincerità, però, obbliga a dire che in quest'ultimo caso v'è una punta d'egoismo o, se si preferisce, di soffusa nostalgia: poiché, avendo avuta la ventura di assistere trent'anni fa al loro varo, il saperle ancora per mare negli anni a venire, ci farebbe sentire ancora giovani.
da un articolo di Tullio Marcon sul


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