II - IMPEGNO PER IL BRIGANTINO ITALIAArticolo pubblicato sul tabloid ROTARY 2030 di Ottobre 2007
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[...] Una flotta di ben 33 velieri ha festosamente colmato a fine Luglio le banchine del Porto Antico e di Ponte dei Mille, in un tripudio di alberi, pennoni, sartiame, gran pavesi e bandiere di tanti stati, riportandoci alla memoria le foto d’archivio storico del nostro porto.
Molte le navi italiane, militari e civili e due in particolare,
“Vespucci” ed
“Italia”, ci hanno accolti a bordo per una visita privata, ricevuti con la tradizionale signorilità da parte degli Ufficiali della
Marina Militare. Un ringraziamento particolare al C.V. Sergio Santi del
R.C. Chiavari-Tigullio, già Comandante del
“Vespucci”, ideatore ed organizzatore delle visite.
Ma occorre qui spendere alcune parole su “Italia”, l’ultima nata delle navi a vela che battono la bandiera turrita della nostra Marina Militare. È il più grande brigantino del mondo (per la precisione è un brigantino/goletta), lungo 61 metri, a due alberi (trinchetto e maestro alto 45 metri) e con una superficie velica di 1.300 metri quadri. Il suo personale militare di bordo è composto da 15 persone tra ufficiali, sottufficiali e marinai ed è in grado di accogliere, in navigazione, 30 ospiti.
Con le altre Tall Ships ha partecipato alla
MED 2007 imbarcando una ventina di giovani di età inferiore ai 25 anni, come impone il regolamento di queste regate. Giovani Allievi della
STA-I (Sail Training Association Italia) che hanno validamente collaborato con l’equipaggio in tutte le incombenze di bordo: turni di guardia in plancia, posti di manovra e di lavaggio, servizio di cucina.
Ho avuto la fortuna di partecipare all’ultima tappa della regata, la Tolone - Genova, avvicendandomi all’Amico Sergio Santi e quale tutor degli Allievi
STA-I. L’esperienza della navigazione su un grande veliero è stata entusiasmante, grazie anche alla professionalità e grande cordialità di tutto l’equipaggio, dal Comandante, ai Nostromi, ai semplici Marinai.
Ma la partecipazione di
“Italia” a questo evento è stata eccezionale, perché lo scopo istituzionale del brigantino è
ben altro. Nel Gennaio 2007 nasceva a Genova la Fondazione Onlus
"Tender to Nave Italia", costituita dalla
Marina Militare Italiana e dallo
Yacht Club Italiano. La Fondazione, sostenuta da Soci Promotori Benemeriti, gestisce il brigantino
“Italia” per aiutare le persone più deboli o sfortunate della nostra società: bambini, adolescenti, portatori di handicap fisico, psichico o sensoriale, malati ed anziani. Per ottenere questo scopo utilizza il mare e la navigazione per realizzare cicli di formazione e di terapia. Il mare e la vita di bordo sono l’ambiente ideale per nuove esperienze educative e formative. [...]
S. Michele di Pagana, 22 agosto 2007
[...] A fine luglio ho avuto il piacere di imbarcare, come tutor STAI, sul brigantino Italia durante la Tall Ship, nel tratto Barcellona - Tolone; dopo tanti anni che mancavo da bordo, l’esperienza fatta in quei giorni mi ha riportato piacevolmente alla mente qualcosa di analogo vissuto a bordo del Vespucci, il cui ricordo fa parte di quelli più cari. Tra l’altro sono rimasto francamente sorpreso da come il Comandante Vassallo e lo splendido Equipaggio della Nave riusciva a gestire l’inusuale ruolo di Nave Militare con “ospiti” civili a bordo (di cui qualcuno problematico), dalla semplicità, dalla signorilità e dalla professionalità con la quale questo non comune compito, veniva svolto su una bella nave, anche essa però con qualche piccolo problema tecnico. Sapevo dell’ Italia ex Swan e me ne ero rallegrato sia come Marinaio che come Rotariano, rendendomi perfettamente conto tra l’altro di quale grosso impegno la Marina si fosse assunta, immaginando quanto travagliata fosse stata la decisione, ma fino a fine luglio non avevo avuto modo di focalizzare quello che io potevo fare per la Marina, per Nave Italia e per il suo Equipaggio, allo scopo di agevolarne per quanto possibile l’assolvimento della missione primaria.
E’ da qualche anno che mi occupo di Rotary, e siccome non riesco a starmene con le mani in mano, mi sono stati affidati, specie negli ultimi cinque anni, incarichi di una qualche rilevanza tra i quali quello di responsabile distrettuale per le sovvenzioni della Rotary Foundation. Inoltre ho organizzato la "Flotta Italiana del Nord Ovest", associazione rotariana internazionale nell'ambito dell’ IYFR (International Yachting Fellowship of Rotarians), cui fanno riferimento tutti i Rotariani e loro familiari appassionati di cose di mare che vivono o hanno un interesse per il mare e la nautica su quel tratto di costa che va dalla Francia fino a Orbetello.
Credo che tu abbia già capito cosa intendo fare: desidererei che il
Rotary International potesse alzare la sua insegna (*) su
Nave Italia. Intendo dire che sto cercando di inserire la Flotta Italia NW e possibilmente tutte le Flotte Italiane nell’elenco degli sponsor della ONLUS
Tender to Nave Italia. La mia idea è quella di dare al Rotary una ulteriore possibilità di servizio.
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(*) In esito all'iniziativa intrapresa dal Commodoro Sergio Santi, è stato in effetti previsto che l'insegna
dell'IYFR venga innalzata da
Nave Italia nelle "occasioni di svolgimento delle attività assistenziali del Rotary, programmate dalla Fondazione"
Tender to Nave Italia su proposta dello stesso Rotary.