VINCENZO CARROTesi di Laurea
Il nuovo aspetto della
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La tesi di laurea intitolata «Il nuovo aspetto della "Questione dei Luoghi Santi"», approfondito studio di oltre 300 pagine in cui viene esaminato sotto ogni possibili angolazione - storica, politica, giuridica, etnica e religiosa - il complesso problema dell'assetto da conferire alla regione palestinese, è stato redatta da Vincenzo Carro negli anni 1943-1944.
L'autore era particolarmente idoneo ad analizzare quello spinoso problema, tenuto conto della sua profonda conoscenza della regione mediorientale, della mentalità di quelle popolazioni e della realtà locale nella Palestina. Egli ne era ovviamente ben consapevole, come si vede da quanto scrisse nelle prime righe dell'introduzione della tesi:
«Nella scelta di una tesi di laurea in Scienze Politiche, lo scrivente ha preferito soffermarsi su di un argomento di attualità orientale. Una continuativa permanenza nel Vicino Oriente, la sua iniziazione giuridica alla facoltà del Cairo, cinque anni di giornalismo francese a Porto Said ed altri cinque trascorsi in Palestina e Transgiordania al servizio del Consolato Generale d'Italia a Gerusalemme, tutto incoraggiava lo scrivente a trattare taluni problemi di quel nevralgico settore. Ciò, anche per averli in parte vissuti; per la personale conoscenza di uomini, luoghi, cose e fatti; per la dimestichezza con la "forma mentis" locale, le lingue ed i costumi del posto.»
Nella preparazione della tesi, egli dovette comunque superare una serie di difficoltà eccezionalmente ardue, come egli stesso ebbe occasione di riferire in una lettera scritta un anno e mezzo dopo (9 Gennaio 1946):
« la compilazione del lavoro si è svolta in condizioni fisiche e spirituali non certo le più adatte ad uno studio sereno. La tesi è stata, infatti, redatta durante i nove mesi tristemente famosi nella storia della Capitale, fra razzie, persecuzioni, fame e bombardamenti, con tutte le connesse preoccupazioni di famiglia: genitori vecchi, bambini piccoli, parenti profughi ed ospiti clandestini. A ciò aggiungasi la difficoltà per la consultazione delle fonti (biblioteche chiuse, prestiti sospesi, autori ebrei esclusi, ecc.) e la mancanza d'ogni autentica informazione relativa al periodo bellico. Vi era, poi, la necessità, dato il carattere politico dell'argomento, di mantenersi in bilico fra gli atteggiamenti esasperati di due mondi in lotta: infatti, la tesi, depositata in Segreteria il 16 maggio 1944, durante la dominazione delle famigerate S.S., fu discussa sotto l'egida degli Alleati, con un nuovo relatore, un preside preso in prestito dalla facoltà di Legge ed altri inconvenienti della assurda liquidazione di "Scienze Politiche". Cionondimeno ho riportato la votazione 108/110. »
In merito all'interesse suscitato dal suo studio, egli scrisse, sempre nella predetta lettera del 9 Gennaio 1946:
« Benché invitato a pubblicare la tesi, ho ritenuto opportuno soprassedere considerando le difficoltà di un congruo aggiornamento del problema, reso sempre più spinoso dall'accavallarsi di nuovi fattori nella tormentata situazione internazionale e del medio oriente in particolare. Seguo, però, col massimo interesse lo sviluppo della questione palestinese e continuo a raccogliere del materiale, in vista di una eventuale (molto problematica !...) futura pubblicazione. »
A quell'epoca il numero di copie della tesi era inevitabilmente limitatissimo, visto che queste venivano dattiloscritte tutte insieme con l'uso della carta carbone. Ciò nonstante, prima ancora di pensare all'eventualità di una pubblicazione, egli volle fare in modo che le due sole copie che gli rimanevano potessero essere utilizzabili da parte dei più diretti interessati, ovvero il Ministero degli Affari Esteri (per il tramite dei funzionari con i quali era in contatto) ed il Vaticano, che seguiva con preoccupata attenzione l'evoluzione della concertazione diplomatica per il futuro assetto della Palestina.
La copia inviata in Vaticano fu immediatamente bene accolta e fu oggetto di una lettera di ringraziamento della Segreteria di Stato, a firma Giovanni Battista Montini, che riferiva il gradimento e la gratitudine del Pontefice:
« Il Santo Padre ha accolto con piacere il devoto omaggio della sua pubblicazione dal titolo "Il nuovo aspetto della questione dei Luoghi Santi" ... L'Augusto Pontefice La ringrazia ... » (Vaticano, 23 giugno 1944).
Per quanto concerne il Ministero degli Affari Esteri, le reazioni dei diplomatici e degli altri studiosi contattati informalmente furono tutte estremamente lusinghiere ed improntate ad un elevato interesse per quello studio. L'autore volle pertanto formalizzare anche in un documento scritto la disponibilità del suo testo per le eventuali esigenze della nostra diplomazia. In particolare, in una domanda inoltrata al Ministero egli scrisse fra l'altro:
« Il sottoscritto tiene a disposizione del R. Ministero degli Affari Esteri una copia della sua tesi di laurea in Scienze Politiche, dal titolo "Il nuovo aspetto della questione dei Luoghi Santi", studio accurato ed approfondito che ha riscosso il plauso di eminentissime personalità. » (Roma, 13 luglio 1944)
Negli anni successivi la tesi fu oggetto dell'interesse di diversi altri funzionari, fino a quando, ben nove anni dopo, pervenne una proposta formale per la sua riproduzione. L'iniziativa venne assunta dal Ministro plenipotenziario titolare della Legazione d'Italia ad Amman, il Conte Dino Secco Suardo, che scrisse:
« Caro Dott. Carro, ho letto con il maggior interesse il Suo lavoro, che, a parte certe conclusioni superate dagli avvenimenti, trovo eccellente. Ho anzi segnalato al Ministero l'opportunità di provvedere alla distribuzione dell'Opera alle Legazioni del Medio Oriente per la utilità riscontrata dalla sua lettura. Veda Lei ora se appoggiare la mia proposta, sempre che Le riesca gradita.
Riceva, caro Dottore, insieme con l'esemplare gentilmente prestatomi, le mie felicitazioni più sincere ... » (Amman, li 7 Aprile 1953)
La proposta inviata in pari data dal Min. Secco Suardo al Ministero degli Affari Esteri, all'oggetto "Pubblicazione sulla questione dei Luoghi Santi" fu alquanto diretta ed esplicita:
« Con altro rapporto in pari data ho l'onore di segnalare a codesto Ministero la totale mancanza dalla biblioteca di questa Legazione di pubblicazioni relative ai maggiori problemi politici di questa zona, necessarie non tanto per la coltura del personale della Legazione quanto per consultazione frequente nella ordinaria trattazione degli affari.
Mi permetto cogliere questa occasione per ricordare un lavoro probabilmente già noto a codesto Ministero e da me letto in questi giorni, la tesi di laurea presentata a Roma nel 1944 dal Dott. Vincenzo Carro, Cancelliere nel nostro Ministero, sulla questione dei Luoghi Santi e della istituzione dello Stato di Israele fino al '43.
Se fosse possibile fare stampare almeno al ciclostile un certo numero di copie della pubblicazione per dotarne le nostre rappresentanze in Medio Oriente sono convinto che l'opera giungerebbe ovunque gradita. »
L'autore dello studio si trovava allora a Roma (nell'anno di pausa fra la precedente destinazione ad Algeri e quelle successive a Marsiglia e Nizza) ma, pur prestando servizio a Palazzo Chigi, allora sede del Ministero degli Affari Esteri, non ritenne opportuno intromettersi per perorare l'approvazione della predetta proposta in quello stesso ambito. Nel ringraziare calorosamente il Conte Secco Suardo, egli soggiunse infatti:
« Circa la Sua segnalazione, non mi è pervenuta localmente alcuna notizia; d'altra parte non ho ritenuto opportuno farmi avanti, perché ciò avrebbe potuto urtare le suscettibilità degli strenui paladini dei compartimenti stagni».
Doveva evidentemente risultare chiara anche al suo interlocutore la sua diffidenza nei confronti di «tali sopravvivenze medievali» (Roma, 12 Giugno 1953).
Pur non risultando pervenuta alcun'altra notizia in merito, è ragionevole supporre che qualche copia della tesi sia comunque stata riprodotta ed inviata alle rappresentanze diplomatiche italiane in Medio Oriente, in adesione alla poco onerosa proposta del nostro ambasciatore ad Amman. Negli anni '50, in effetti, quello studio risultava ancora di rilevante interesse per comprendere le cause storiche delle complesse problematiche che tormentavano quella regione nevralgica.
Oggigiorno, a distanza tanti decenni dalla redazione dello studio del Dott. Vincenzo Carro, la situazione della Palestina e degli equilibri internazionali si è talmente modificata da rendere inevitabilmente superata un'analisi risalente al 1944, fermo restando il suo pregio sotto l'ottica storica. Di conseguenza, la sola parte che potrebbe ancora fornire qualche limitato contributo a chi si dovesse accingere ad una nuova ricostruzione dei precedenti storici è la
bibliografia della tesi, che viene pertanto resa qui disponibile in versione pdf (~ 370 KB).